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    Cosa succedeva nel ‘500 in Italia?


    Se il Lawn Tennis del Magg. Wingfield arrivò in Italia alquanto in ritardo, altrettanto non si può dire per quanto riguarda il lato teorico del tennis. Sembra infatti che il primo libro al mondo sul tennis sia opera dell’abate Antonio Scaino da Salò. Il suo TRATTATO SUL GIOCO DELLA PALLA è del 1555 e l’immagine della racchetta riprodotta, in uso in quegli anni, è sorprendente. Ma già in precedenza nelle corti rinascimentali il gioco della palla era tenuto molto in considerazione a tal punto che, nel suo IL CORTEGIANO, Baldessar Castiglione (1478-1529) consiglia al perfetto cortigiano di essere molto bravo nel “gioco di palla” per ingraziarsi l’ammirazione della corte. Si parla addirittura di pretese di eccellenza in questo gioco tra le corti degli Estensi e dei Medici. Altra prova dell’esistenza del tennis primordiale in Italia l’abbiamo con il libro di Millinius, TRATTATO DELL’ORIGINE, FATTI, COSTUMI E LODI DI MATELDA, LA GRAN CONTESSA D’ITALIA, 1589, dove in una lettera capitale figurano due giocatori con racchette.



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