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    PERSENICO (S.A.R.P.), Chiavenna


    Periodo di produzione 1925 ca – 1960

    Fra le prime fabbriche di racchette in Italia un posto di primo piano spetta alla S.A.R.P. ( Società Anonima Racchette Persenico) di Chiavenna. Con una avviata falegnameria, per varie generazioni i fratelli Persenico spaziarono in vari settori di produzione e forse raggiunsero nel campo dello sci il maggiore successo. Da buoni imprenditori, tra il 1925 ed il 1930, videro nella costruzione di racchette un buon affare e ne iniziarono la produzione. In effetti fu un successo. I giornali dell’epoca erano pieni di pubblicità ed iniziative della ditta. Circolava persino un poster di Boccasile sulle racchette Persenico. Secondo il parere dell’ultimo erede Daniele Persenico, la ditta aveva forse troppa carne sul fuoco, tra sci, sci d’acqua, carrozzerie in legno per auto ed altro, e forse, assillati dal troppo lavoro, non hanno saputo dare certe preferenze alla produzione. La racchetta Derby era fra le più adoperate in Italia negli anni ’50, ed fu una valida antagonista della Maxima Torneo sui mercati. Ma proprio a partire da quegli anni d’oro la ditta subì un lento regredire fino ad arrivare al 1960, anno in cui presumibilmente cessò la produzione di racchette. La SARP poi venne ceduta alla Spalding, che ne assorbì e cancellò il marchio. Una storia questa che si ripete da sempre.



    Il marchio Persenico

    Il modello Balilla 1930 circa, in legno massiccio con manico fortemente scanalato, un sistema che serviva ad “arieggiare” la mano sull’impugnatura. Euro 70-80.

    Olimpionica, 1930 circa, in legno massiccio cornice a sezione rotonda, senza avvolgitura sul grip. Euro 70-80.

    In questo modello, probabilmente anni ‘40, anch’esso in legno massiccio, appare il nome S.A.R.P. Collare in materiale sintetico. Euro 70-80.

     
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