• Home Page
  • Collezionismo
  • Perchè farsi socio
  • Archivio
  • Collezioni dei Soci
  • Storia

  •  

    TAD DAVIS


    La TAD è un’azienda americana fondata nel 1930 che ha sempre prodotto racchette da tennis di alta qualità. Le racchette TAD (acronimo di Thoma A. Davis), sono arrivate in Italia dalla California dopo la seconda Guerra Mondiale, si ha traccia sicura che nel 1949 c’era chi l’adoperava in alcuni tornei amatoriali. Ma fu il fratello di Silvana Lazzarino che ne fiutò per primo l’affare: Alberto, conobbe personalmente i fratelli Bjorkman di origini svedesi in una sua trasferta americana, che all’epoca erano esclusivisti del marchio. Con Karl Bjorkman firmò un contratto nel 1958 e nel 1962 iniziò la vendita, divenendo il primo distributore in Italia. La ‘Imperia’ (nei vari modelli), la ‘Classic’ e la Classic II’ sono state le prime e le più richieste  dai giocatori di 1°, 2° e 3° categoria.  Per molti, queste racchette sono state considerate le Rolls Roys del tennis italiano a causa dei costi elevatissimi; gli Stradivari, per i suoi legni pregiati e selezionati, incollati con il sistema delle fibre incrociate, con le venature che si intersecano ad angolo retto lungo le spalle e il manico della racchetta, evitando alle  corde di sprofondare nel legno diminuendo la tensione. Le rifiniture sono state il pezzo forte della casa americana: sempre curatissime, generalmente, una spanna sopra tutte le altre racchette di legno nel trentennio ’50-’60-’70. Il telaio della TAD è disegnato in modo che il colpo venga assorbito in massima parte dal manico anziché dalle spalle, dove normalmente  si riscontravano in tanti altri marchi i punti di maggior cedimento. Della’ Davis’ esistono altri modelli, tra cui si ricorda la Duke di fine anni ’70, particolare telaio rivestito in lamina di alluminio.

    Tra i testimonial, lo stesso Alberto , la tennista americana Alice Luthy Tym e l’americano Ronald Holmberg, ex Davisman, vincitore di una edizione di Davis Cup.

    Nel 1978 la TAD passa di mano all’azienda TenniSport che ne diventa distributrice del marchio, comprese le corde Victor, che da sempre sono affiancate al marchio americano. In quegli anni in Francia la racchetta arriva a costare quasi 700 franchi prendendosi l’appellativo di ‘La Dame blanche’, ovviamente riferendosi ai cost elevati.

    Con l’avvento della graphite e il Mid-Size, la TAD prova ad adeguarsi ai tempi, ma gli anni  ’80 saranno duri anche per il prestigioso marchio californiano.

    Al MIAS di Milano del 1981, la ditta di Pero presenta alcuni modelli Mid: la ‘Davis CL 500’, punta di diamante della collezione, costruita in legno e fibra di vetro, la ‘Davis TAD’ in legno con rinforzi in graphite  e la ‘Topspin’. Questi saranno anche gli ultimi modelli distribuiti sul territorio europeo. 

    La scomparsa di questo mito ha lasciato però non pochi ricordi fra gli addetti ai lavori. Non vi è giornalista o appassionato di tennis che non la ricordi nonostante ne abbia solo sentito parlare senza mai vederne o possederne un esemplare. A noi ‘vecchi appassionati’ il progresso tennistico di inizio anni ’80, oltre a permetterci di avere attrezzi che ci fanno giocare sempre meglio, ci ha, da una parte, reso orfani di molti grandi miti di un tempo: Tad Davis è sicuramente uno di questi.

    Nessuna racchetta in legno negli anni ’70 è mai stata costruita con una scrupolosità, cura e ricchezza di particolari e materiali come una Tad Davis. Chiaramente tutto ciò aveva un prezzo ed anche notevole, se si pensa che la ‘Professional’, il modello più economico della gamma, costava oltre le 120.000 lire, quando un buon legno ne costava 40.000 scarse.

    Salvatore Sodano.



    TAD davis professional

    T. A. Davis Imperial

     
    Torna indietro