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    PECTEN, Alpignano


    Questa ditta ha promosso all’epoca in cui è sorta (1980 circa) un tentativo di trovare delle valide alternative al predominio della produzione in Taiwan. Il fondatore Antonio Cultraro proveniva da esperienze nel settore della costruzione di biciclette e realizzò nel 1980, con misurati investimenti, macchinari e fabbrica. La Pecten si avvaleva della collaborazione di uno staff tecnico il cui valore era fuori discussione. Basti citare il professor Ignazio Crivelli Visconti, docente universitario di tecnologie industriali e uno dei massimi esperti di materiali compositi per la parte concernente la progettazione e sperimentazione e Mario Belardinelli in veste di supervisore per le prove pratiche sul campo.
    A detta del titolare, fu il primo esperimento in Italia di costruire in proprio racchette di fibra. Il materiale scelto fu la fibra di vetro che la ditta riusciva a lavorare con perizia. Il tessuto impregnato di resine epossidiche era conservato in frigoriferi a –20°. Veniva poi tagliato diagonalmente in lunghe strisce larghe fino a 8 centimetri. Dal grado di angolazione dipendeva la maggiore o minore rigidità della struttura del telaio. Le strisce venivano avvolte attorno ad un anima e sottoposte a “cottura” a +250 gradi. A questa temperatura le resine epossidiche indurivano facendo da legante alle trecce di fibra. Altri materiali impiegati furono il metallo, l’aramide, il boron e la fibra di carbonio e kevlar



    La Pecten si presenta ufficialmente al MIAS 1984.

    Un particolare della ditta Pecten di Alpignano, nei pressi di Torino.

     
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